" Io son colui che tenni ambo le chiavi del cor di Federigo, e che le volsi,
serrando e diserrando, sì soavi, che dal secreto suo quasi ogn’uom tolsi:
fede portai al glorioso offizio, tanto ch’i’ ne perde’ li sonni e ’ polsi. "
Dante Alighieri Divina commedia Inferno XIII 58. 63
La. chiave, strumento già perfetto con i Romani, per quel suo atto d’aprire di chiudere, di mantenere segreto il movimento e sicuro il forziere, era emblema e simbolo e come tale ma in uso sin dai primi tempi storici. La stele della sacerdotessa micenea Habryilis, ad Atene. opera dell II secolo a.C., reca come unica immagine una grande chiave templare simbolo della sua dignità. Un consimile concetto emblematico ed aniconico si perpetuerà nelle simbologie bizantine, che nei mosaici raffigurano un Vangelo sul trono quale simbolo del Cristo; suo culto faceva parte dei misteri orfici, ed una dei suoi attributi era la chiave. Evidenzia la ricerca costante della tecnica il trionfo della chiave normanna, dal fusto esile, dall' impugnatura a cappio. Serve per la chiusura dei mobili, dei cofani e delle porte, ed è nella sua struttura, la corretta antenata di tutte le chiavi successive. Le chiavi son prevalentemente di bronzo, poi di ferro, con tutti gli accorgimenti dell’arte che allinea ora gran copia di inferriate di ferro battuto. In molti esemplari lo stelo è lungo, con puntale snello e acuminato che può superare anche di molto la mappa In altri lo stelo èdiviso in due da basso sin circa a metà. Non sono rare le chiavi femmina. Manca il capitello. La mappa è molto ampia, con parecchi pertugi, elegantemente simmetrici L"nsieme ha sempre una qualità severa ed essenziale e, al pari de e strutture architettoniche, evidenzia e sottolinea il senso decorativo delle strutture funzionali. molto ampia, con parecchi pertugi, elegantemente e simmetrici. L’insieme ha semplici ma con qualità severa ed essenziale ,al pari delle strutture architettoniche, evidenzia e sottolinea il senso decorativo delle strutture funzionali. L’impugnatura è per lo più ad anello rotondo, ottenuto conquadrangolare, Oppure l'impugnatura è costituita da una lamina appiattita, rotonda, con foro centrale non molto grande.
Autore: Lavolpicella Umberto