Per numerosi soggetti, la palestra viene considerata un luogo dove per un qualche ora tralasciamo l’eleganza e, diversi fattori prevalgono su di essa.
Sudore, vestiti attillati, docce negli spogliatoi con zero intimità o privacy e l’esternazione del dolore e della fatica allo sforzo sotto forma di facce visibilmente provate, rendono il luogo particolarmente incline alla solidarietà tra gli iscritti; per i non sportivi o per chi ne ha strettamente bisogno per motivi fisici legati all’obesità poi, è il posto dove ci si mette a nudo davanti alla consapevolezza di avere chili di troppo e di non essere portati a questa passione e bisogno di benessere.
Ci preoccupiamo troppo degli altri, ma delle videocamere di sorveglianza che ci seguono ogni giorno in tutta la palestra e per tutto il giorno, spogliatoi compresi, ci abbiamo mai pensato o dovrebbero esserci indifferenti?
Come unico e solo obiettivo, queste hanno la sicurezza: difatti i titolari non possono assolutamente controllare da remoto quello che accade in ogni angolo della struttura se non per bisogno in casi particolari dove la visione è strettamente richiesta e necessaria.
L’installazione dei dispositivi negli spogliatoi e nei bagni, è totalmente vietata, salvo casi in cui esse vengano installate dopo tentativi di furto: in questi particolari casi, è obbligatorio il rispetto delle normative e il diritto alla riservatezza adottando particolari misure tecniche congrue nel garantirle.
Informare i lavoratori della struttura e i clienti della presenza di videocamere con una cartellistica all’ingresso e nelle aree ove presente, è il primo passo da compiere. Leggere per informare e firmare al momento dell’iscrizione un’informativa privacy sull’uso, sulla conservazione delle immagini e sulla visione, il secondo, tenendo sempre conto di descriverne le modalità e i fini con assoluta trasparenza.
Le registrazioni possono essere conservate solo per un massimo di 48 ore, anche qui solo in casi particolari e su richiesta dell’autorità, possono prolungarsi.
L’accesso ai video e la visione, deve avvenire da un soggetto autorizzato che ne ha piena facoltà e rispetti la privacy degli utenti.
Riprendere i lavoratori per controllarne l’efficienza, non è consentito, per questo anche per loro occorre informarli al momento dell’ammissione, assieme all’ispettorato del lavoro per riceverne l’autorizzazione necessaria specificando che l’installazione ha la sola finalità di garantire sicurezza e la tutela della struttura.
Come abbiamo letto, installare videocamere non è cosi semplice. Per l’installazione e l’uso corretto, bisogna affidarsi ad un personale qualificato che ne conosca le regole aggiornate e sappia offrirvi un servizio adeguato nel totale rispetto della legge.
Punto Chiave esperto nell’installazione e nell’assistenza di videocamere di sorveglianza, ti aspetta per fornirti tutta l’esperienza di cui necessiti.
Autore: Staff Punto Chiave